Mare di plastica è il doppio disco di Anem’ Amar’, noto rapper della scena partenopea. Il progetto nasce grazie alla collaborazione con il cantante e produttore italo Tedesco Alex “Lex” Benedetto e alla produzione esecutiva di Victor Benedetto. La pubblicazione, oltre alle 11 tracce contiene anche Tambur’ e Guerr. Un doppio disco dal sapore internazionale grazie alle line vocali in italiano e inglese che non potrà lasciare indifferenti i cultori del genere.
Nei testi di Anem’ Amar’ trovano spazio l’introspezione ma anche temi di denuncia sociale. Un lavoro che unisce stili ritmi e suoni differenti, ricco di importanti collaborazioni come ‘NTO, SNOWCAT, DOPEONE, OYOSHE e lo stesso LEX oltre ad altri nomi noti della scena rap partenopea.
La passione per la musica lo avvicina allo studio del pianoforte, prende lezioni di canto dal maestro Emilio Campassi e muove i primi passi tra vocalizzi e note ma sarà la sua Napoli ,le sue bellezze e le sue problematiche, i suoi pregi e i suoi disagi, i suoi odori, colori che uniti al moto del suo essere lo ispireranno..scatenando in lui la necessità di esprimersi con la musica rap prima attraverso lo street freestyle e successivamente forgiando il suo stile scrivendo le sue prime rime unite ai beat di SnowCat. Escono i primi lavori Solo musica nel vento (2007) ed Anime Perse (2010), pubblicati solo su SoundCloud.
Intervista a Anem’ Amar’
1.Perché Anem’ Amar’?
Anem Amar è il primo pezzo che ho scritto dopo un po’ di tempo che facevo rap. Ho deciso di chiamarmi così per il doppio senso della parola “amar”: intesa sia come “triste” che come contrapposizione alla parola dolce. Diciamo che essendo un gemelli ho dentro entrambe le personalità e poi perché in fondo siamo un po’ tutti anime amare
2.In Pick it Up Now dice di sapere quale sia il suo ruolo. Qual è il suo ruolo?
Il mio ruolo, o meglio il mio intento, è dire le cose come le vedo, raccontare la mia verità. Non voglio arrivare ai vertici della musica rap perché voglio diventare famoso ma perché voglio imparare stando a stretto contatto con i mostri della musica rap. Un po’ come se frequentassi una scuola. E’ questo ciò che vorrei realizzare nei prossimi anni.
3.In A’ piomb’ a denar’ (feat. Dope One, Lex) si può evincere il trionfo della musica, dice che si può diventare di ferro grazie all’arte, il RAP può essere utilizzato come arma. C’è chi si dispera per i soldi, il popolo è poppante e il silenzio fa rumore. Con l’hip hop puliamo il mondo, perché l’hip hop e non altri generi?
Perché l’ hip hop, quello vero, nasce dall’anima, dall’oppressione. L’hip hop è una musica di rivolta contro il sistema o il governo che tende da sempre a sottomettere chi sta peggio. Non dimentichiamo che l’hip hop nasce dalla musica degli uomini che erano schiavi nei campi di cotone americani.
4.In Fuga dei cervelli (con Lex) “…non si campa con soddisfazione qua, chi non lavora si dispera…”, lei ha mai pensato di andar via?
Ad andar via, purtroppo, ci penso tutti i giorni per potermi creare una prospettiva di vita un po’ diversa, non che a Napoli io non ci stia bene ma qui non ci sono grandi prospettive. In passato comunque ho lavorato all’estero per un po’, ma adesso anche lì la situazione è cambiata non è facile trovare lavoro come lo era prima.
5.In Mare di plastica “…fonte di vita dei pesci e dell’uomo animale…”. Per lei il mare è…
Per me il mare è tutto! In realtà non potrei vivere in un posto senza mare, mi sentirei prigioniero in un certo senso. Quando mi tuffo in mare e come se i miei pensieri si purificassero, il mare diciamo è la mia fonte di ispirazione.
6.La stampa comunica quello che gli viene imposto. In Things ain’t workn anymore (videoclip) canta “… le guardie sono cattive…””… Davide vittima innocente di uno Stato che ti etichetta come delinquente….”. Si riferisce a Davide Bifolco (link). In Warrior riemerge la sua sottolineatura riguardo agli stereotipi che affliggono Napoli. “… a Napoli gente che lavora e onesta e viene etichettata per …”. Come eliminare gli stereotipi?
In Things ain’t workin anymore parlo di Davide Bifulco e di come, spesso accade, che le forze dell’ordine si lascino prendere un po’ la mano. Non tutti sono criminali anche se assumono dei comportamenti sbagliati. In Warrior invece racconto che il rap vero è quello che mette a nudo i problemi della nostra città e non il pavoneggiarsi ad essere il migliore di tutti o il boss della situazione. Io sono convinto che il rap sia un’ arma e come tale bisogna usarla in modo giusto.
7.In Utopian Crowns (con Marelle, Batà, N.D.R.W.) canta “…chi vende armi senza limiti. Chi trova la verità nei libri e nella storia. Ho imparato che l’odio e il rancore è la benzina che manipola la gente e l’interesse. La guerra per il petrolio…lo capisce chi patisce. L’informazione butta fumo negli occhi. Chi non trova lavoro, ma chi hai i soldi in una torre d’avorio…”. Come contrastare l’odio e la guerra?
In Utopian Crowns mi schiero in difesa di quei bambini che, ieri come oggi, vengono bombardati quotidianamente dai grandi governi che hanno le mani sporche di interessi. Vivono nel lusso mentre la gente muore sotto i missili.
8.La musica per aprire il cervello come rimedio per Napoli distrutta dalle maldicenze. Pregi e difetti di Napoli.
La musica è un rimedio per tutte le maldicenze che dicono su Napoli e sui napoletani. Napoli come tutte le metropoli è piena di pregi e difetti, non c’è bisogno di elencarli.
9.I tuoi sbagli. Il suo sbaglio di cui si è pentito di più?
Sono tanti gli sbagli di cui poi mi sono pentito.
10.In the corner. Chi metterebbe all’angolo nella vita? Chi metterebbe a tirare il calcio d’angolo del Napoli?
Fondamentalmente di pallone non ci capisco un tubo però il calcio d’angolo come lo tira Maradona non lo tira nessuno, quindi ancora oggi è a lui che farei tirare il calcio d’angolo. Io sono contro la violenza per cui non metterei nessuno all’angolo.
11.In Chimera dice di non essere delinquente, ma di rispettare chi lo è! Si spieghi meglio.
Sono di Napoli ed ho che fare col buono e con il cattivo ma sono sempre stato dell’opinione che nel male ci sia il bene e che nel bene ci sia il male. Le persone vanno giudicate non dall’aspetto ma dalle azioni che compiono nella vita.
12.Sogno nel cassetto.
Vivo giorno per giorno però ho tanti di sogni per adesso il mio sogno è legato alla musica e fare quindi molti dischi e farmi conoscere nella scena rap. E spero di guadagnare anche un po’ visto che veramente ho investito tanto nell’album Mare di plastica. E poi mi piacerebbe molto aprire anche uno studio discografico.