INTERVISTA ROSAFANTE
a cura di Ester Coppola
Biografia Rosafante
Il progetto Rosafante prende vita nei primi mesi del 2014.
Nel giro di pochi mesi scrivono 7 brani inediti che andranno a finire nel loro primo omonimo EP.
Nel frattempo lavorano al primo video, girato da Valerio Carradori del brano “Vorrei sentirti dire” presente su YouTube.
Ricevono le prime recensioni positive su “Metalhead”, “Rockit” e “QuadriProject” . Continuano nell’attività live che li tiene impegnati per tutta l’estate 2015, calcando tra i tanti alcuni prestigiosi palchi come il Maremoto e il Mind Festival aprendo la serata ai “Bud Spencer Blues Explosion”.
Vari cambi di lineup li hanno portati a scegliere la giusta direzione da prendere, allontanandoli per un periodo dalle scene live.
Nulla ferma però la creatività e la voglia di fare musica dei componenti originari che si rimettono subito al lavoro per la scrittura di un nuovo e ricercato lavoro.
Nel 2017 tornano in studio per la realizzazione del loro nuovo EP, ambizioso e fortemente voluto.
Vede la luce “Naïf” che contiene 5 nuove tracce, in collaborazione con Nacor Fischetti (La Rua) per la fase di registrazione e missaggio.
Al momento sono impegnati nella lavorazione del video del primo singolo promozionale dell’EP e nella preparazione dei prossimi impegni live.
DISCOGRAFIA ROSAFANTE
Rosafante – EP (2014)
Corpo di donna – Singolo (2015)
Il circo degli onesti – Singolo (2015)
Naïf – EP (2017)
Contatti.
Pagina facebook: https://it-it.facebook.com/rosafanteofficial/
Twitter: https://twitter.com/Rosafanteoff
Youtube: https://www.youtube.com/user/rosafanteofficial
Spotify: open.spotify.com/album/70GL9QjJnc50AR60AQXmcW
Intervista
1. Il perché del nome che vi siete dati.
1. Il nome Rosafante viene dal film di animazione della Walt Disney Dumbo, quando il protagonista cade nella botte di birra causandogli
visioni di altri elefanti rosa denominati Rosafante.
Ci affascinava l’immaginario psichedelico misto infantile della scena.
2. (La giacca buona.) Casual, sportivo o elegante?
2. Mah, ognuno sceglie la sua, anche se preferiamo quella elegante. In fin dei conti l’importante è che ci faccia sentire bene con noi stessi.
3. (Dalla testa alle dita.) Vi siete mai sentiti in gabbia?
3. Come viene citato nel brano, siamo la gabbia che ci costruiamo, quindi diciamo che abbiamo imparato ad essere
consapevoli delle “gabbie” che ognuno di noi ha e per questo cerchiamo sempre di venirne fuori.
4. (Dalla testa alle dita.) Cos’è la libertà?
4. Crediamo che la libertà sia essere se stessi nella vita come nell’arte. La libertà è vivere ogni giorno serenamente
senza dover rendere conto a nessuno per quello che siamo.
5. (Dalla testa alle dita.) “…Quanti anni mi dai? Quanti altri ne vorrei…” Di solito si vuol essere più giovani, perché vorreste anni in più?
5. Quanti anni mi dai è una domanda semplice ma che puoi interpretare come : cosa vedi?
Chiedere di avere più anni rispetto a quelli visibili è una richiesta alla vita trascorsa, alle esperienze fatte.
Acquisire maturità e padronanza da un bagaglio temporale utile a modificare fatti già accaduti.
6. (I giorni che non vivi.) I nazisti vanno su Marte???
6. La passione per la storia ci porta a fare delle conclusioni. Per non svelare troppo e lasciare agli ascoltatori alla loro
interpretazione, che il male e il bene spesso hanno la stessa faccia a seconda di chi la vede.
7. (I giorni che non vivi.) Cosa avreste voluto vivere che non avete vissuto?
7. Al di là dei fatti personali che ognuno tiene per se, musicalmente stiamo lavorando per fare in modo di non rispondere ora a questa
domanda. Faremo i conti alla fine dei giochi.
8. (Insetto.) “…la tua pelle non ha memoria…”. Avete paura di invecchiare?
8. No, invecchiare è la cosa che meno ci spaventa, anzi. La cosa che più ci interessa è farlo come desideriamo.
In realtà temiamo solo che le persone dimentichino le cose davvero importanti e che nessuna “cicatrice” li aiuti a ricordare.
9. (Insetto.) Che animale vorreste essere?
9. Ovviamente degli elefanti.
10. Progetti futuri.
10. Fare live, scrivere, comporre e andare in più posti possibili.
Stiamo promuovendo il nuovo lavoro e ci stiamo concentrando su quello.
11. Sogno nel cassetto.
11. Poter tornare a guardare buona musica in televisione.